LONG ISLAND COCKTAIL: STORIA E RICETTA DEL DRINK MADE IN USA

Una gradazione alcolica pesante nascosta dietro una miscela bevibile e molto rinfrescante. Il Long Island cocktail è uno dei drink più famosi e bevuti al mondo, nonostante la sua fama di intruglio adatto solo a chi è alla ricerca di un’ubriacatura facile. Quando è ben fatto, però, i 30 gradi dati dalla combinazione di distillati come la vodka, il gin, il rum e la tequila spariscono dal palato per lasciare posto a un sorprendente sapore di tè freddo adatto anche all’estate.

Vediamo allora la storia di questo miscelato leggendario, la ricetta ufficiale da replicare anche a casa e le infinite varianti nate negli ultimi anni, da sfruttare come piacevoli variazioni sul tema per diventare cultori della materia.

La storia del Long Island cocktail

Composto principalmente da distillati che portano la gradazione alcolica alle stelle, il Long Island cocktail, anche detto Long Island Iced Tea, è una leggenda tra i miscelati. Come ogni icona, le sue origini sono offuscate e non è dato sapere con certezza chi, per primo, abbia avuto l’intuizione di proporre una combinazione di vodka, rum, tequila, gin e qualche cubetto di ghiaccio.

Secondo l’ipotesi più accreditata, il drink sarebbe nato grazie a Robert Butt, un famoso bartender di Long Island, New York, che lo avrebbe inventato in una serata del 1972 all’Oak Beach Inn, un disco bar da spiaggia di Hampton Bays. In molti, tuttavia, hanno proposto una versione differente del racconto, facendo risalire le sue origini ai college party frequentati da studenti universitari. Altri ancora, infine, dicono che il Long Island sia una trovata degli anni Trenta. Durante l’epoca del proibizionismo, infatti, alcuni amanti del buon bere avrebbero mescolato più basi alcoliche possibili, aggiungendo un goccio di coca-cola per far sembrare il risultato simile a un innocente tè freddo.

Proprio da questo deriverebbe il nome completo del cocktail che, nella ricetta originaria, non prevede la presenza dell’iced tea. Data la difficoltà a procurarsi anche un solo liquore alcolico ai tempi del proibizionismo, tuttavia, appare inverosimile credere al resto della storia.

Long Island cocktail: ingredienti e ricetta originale

Origini a parte, il Long Island cocktail è diventato in breve tempo uno dei drink più apprezzati, da ordinare durante le serate in discoteca con gli amici per perdere i freni inibitori e divertirsi in pista. Stando alla IBA - International Bartenders Association, la ricetta ufficiale prevede i seguenti ingredienti:

  • 1,5 cl di vodka
  • 1,5 cl di triple sec
  • 1,5 cl di rum bianco
  • 1,5 cl di tequila
  • 1,5 cl di gin
  • 2 cl di sciroppo semplice
  • 3 cl di succo di limone
  • 30 ml di cola
  • una fettina di limone come guarnizione

Per preparare un ottimo Long Island Iced Tea, quindi, è sufficiente versare tutti gli ingredienti alcolici e lo sciroppo in un bicchiere highball precedentemente riempito con del ghiaccio. Dopo una leggera mescolata, non resta altro da fare se non aggiungere la cola e decorare il drink con una fetta di limone. Quest’ultimo passaggio è tuttavia opzionale e può essere tralasciato per mantenere il sapore del cocktail meno aspro.

Tutte le varianti del Long Island

Nel corso degli anni, la ricetta del Long Island cocktail è stata la base di partenza per l’invenzione di numerosi hard drink. La fama e la varietà delle varianti ha poi permesso di creare un’unica famiglia di derivati che prendono tutti il nome di Iced Tea. Tra i più famosi rientra senza dubbio l’Invisibile, che non prevede l’aggiunta della cola finale.

Quest’ultimo ingrediente, inoltre, può essere sostituito in parti uguali per dar vita a una lunga lista di miscelati. Il Long Beach, ad esempio, sfrutta il succo di cranberry. Il Beverly Hills aggiunge lo spumante. Il Miami prevede una combinazione di limonata e triple sec con Blue Curaçao. Il California aggiunge succo d’arancia. Il Michigan utilizza il ginger ale al posto della cola.

Fuori dagli Stati Uniti, invece, sono nati cocktail come il Japanese Iced Tea, che sostituisce la cola con la limonata e il triple sec con il Midori, l’Italian Iced Tea, che usa l’amaretto e non il triple sec, il London Iced Tea, in cui la cola lascia il posto a una birra bionda, e il Quattro Bianchi, che prevede l’utilizzo della soda al posto della cola.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione.

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