Fior di arrosto di pollo - È sempre mezzogiorno 19/09/2024
David prepara un secondo piatto di pollo in ricordo della sua estate siciliana. Per prima cosa David prepara il ripieno tritando al coltello capperi, olive, aglio, pomodori secchi, prezzemolo, basilico, aggiunge il composto in una ciotola capiente alla carne macinata, il formaggio grattugiato, il sale, il pepe e l'uovo e li amalgama. Adagia poi su un tagliere la pancetta, dispone sopra il petto di pollo aperto a libretto e lo farcisce con il ripieno precedentemente preparato. Poi arrotola il tutto e fa riposare il tutto in frigorifero almeno per almeno 2 ore senza coprirlo. Trascorso il tempo di riposo lo cuoce in forno a 200°C per 30 minuti. Poi passa alla salsa rosolando le alette del pollo infarinate in padella con l'olio, il burro e la salvia e pancetta aggiungere vino rosso e acqua frizzante, cuoce per 10 minuti e filtrare. Poi prepara la crema di patate, mettendo in un pentolino le patate, la panna, il latte, il sale e il burro. Lascia cuocere fino a completa cottura della patata e infine frulla il tutto fino a formare una crema. David termina il piatto tagliando il pollo a fettine e lo impiatta con una generosa porzione di crema di patate, ci adagia sopra il pollo e aggiunge la salsa di accompagnamento. Ingredienti per l'arrotolato di pollo: 1 petto di pollo 400 g di pancetta tesa affumicata 300 g di macinato di pollo 100 g di provola affumicata 50 g di pinoli basilico prezzemolo 80 g di olive taggiasche 50 g di capperi 100 g di pomodori secchi sott'olio 1 spicchio d'aglio 1 uovo 50 g di formaggio grattugiato sale e pepe Per la salsa: 400 g di alette di pollo 50 g di olio 50 g di burro 50 g di pancetta affumicata 300 ml di vino rosso 300 ml di acqua frizzante 1 mazzetto di salvia 1 cipolla 50 g di farina 00 Per la crema di patate: 500 g di patate 200 g di panna 500 g di latte 20 g di sale 50 g di burro Cottura: 200 °C per 30 minuti
2024-09-19T14:00:49Z
Spiedoni di pesce alla griglia - È sempre mezzogiorno 17/09/2024
Ingredienti: 2 filetti di pesce bandiera 4 filetti di sgombro 1 calamaro 4 tentacoli di polpo 1 peperone 1 cipolla rossa 100 g di mollica di pane fresco 10 capperi dissalati Alloro Menta Prezzemolo Olio evo Sale e pepe Per le patate al limone: 500 g di patate 1 limone Timo limonato Olio evo Sale e pepe Per il salmoriglio: 50 ml di succo di limone 150 ml di olio evo 1/2 cucchiaino di senape Sale e pepe Origano secco Per decorare: Insalatina orientale Julienne di carote Procedimento Per gli spiedoni: disporre sul filetto di pesce bandiera delle foglie di menta e condire con sale, pepe e olio evo. Arrotolare il filetto e tagliarlo a metà per ottenere 4 girelle. Tagliare a questo punto i filetti di sgombro a rettangoli e racchiudere ogni rettangolo in 2 foglie di alloro. Infine tagliare il calamaro a strisce larghe 1,5 cm. Preparare una panatura con mollica di pane fresco, capperi e prezzemolo tritati. Passare le strisce di calamaro nell'olio e poi nella panatura ed infine avvolgere solo la parte centrale dei tentacoli di polpo precedentemente lessati, con la cipolla rossa e le 4 strisce di peperone grigliate e spellate antecedentemente. Una volta preparato tutto, infilzare gli ingredienti in uno spiedo di ferro e cuocerli sulla griglia per circa 4 minuti per lato. Per le patate al limone: schiacciare le patate con una forchetta lasciandole rustiche. Condire con scorza e succo di limone, timo limonato, olio evo, sale e pepe. Tenere in caldo. Per il salmoriglio: frullare il succo di limone, l'olio evo, mezzo cucchiaino di senape, il sale e il pepe, eccetto l'origano che verrà aggiunto alla fine. Per decorare: per completare il piatto, aggiungere l'insalatina orientale e la julienne di carote
2024-09-17T13:29:57Z
Polpette di pane, burro e alici - È sempre mezzogiorno 19/09/2024
Roberta oggi ci prepara una rivisitazione in chiave polpetta di un classico antipasto della costiera amalfitana: le polpette di pane, burro e alici. Per prima cosa Roberta tosta la crosta di pane casereccio in forno, modalità grill, a 175 °C per 15 minuti e la frulla nel mixer. Poi prepara l'impasto delle polpette unendo in ciotola la mollica di pane ammollata e strizzata con il pecorino grattugiato, l'uovo, qualche foglia di menta, la colatura di alici, qualche alice sott'olio tritata e mescola fino ad ottenere un impasto omogeneo, poi lo lascia riposare in frigorifero per circa 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo, riprende l'impasto e forma diverse polpette e le passa prima nell'albume e infine nella granella di crosta di pane. In padella scalda il burro chiarificato e vi frigge le polpette per qualche minuto, le scola e ci adagia sopra un filetto di alici prima di servire. Ingredienti per le polpette: 500 g di mollica di pane casereccio 100 g di crosta di pane casereccio 200 ml di acqua 80 g di pecorino grattugiato 1 uovo 10 ml di colatura di alici 50 g di alici sott'olio 1 albume Menta Per friggere: 150 g di burro chiarificato Cottura: 175° per 15 minuti
2024-09-19T14:00:50Z
Orecchiette al ragù bianco - È sempre mezzogiorno 19/09/2024
Antonella prepara un classico primo piatto pugliese (le orecchiette) ma le rivisita con un ragù bianco. Per prima cosa Antonella prepara l'impasto delle orecchiette unendo in una ciotola la farina di semola, quella di grano arso, l'acqua, impasta fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo e lo lascia riposare con la pellicola a temperatura ambiente per circa mezz'ora. Trascorso il tempo di riposo riprende l'impasto e, con l'aiuto di un coltello dà forma alle orecchiette. Poi prepara il ragù bianco cuocendo in forno la pancetta a 180° per 30 minuti, e su un'altra teglia cuoce la cipolla a 180° per 30 minuti. Dopo aver privato il grasso e la cotica dalla pancetta la taglia prima a fette e poi a julienne. Poi trita la cipolla cotta e la fa stufare in una wok con un filo d'olio per 10 minuti. Infine aggiunge la pancetta a julienne, sala, bagna con il vino bianco e lascia cuocere per altri 15 minuti. Unisce quindi il brodo vegetale, qualche foglia di basilico e cuoce per altri 20 minuti. Nel frattempo taglia a brunoise la carota, la zucchina, i fagiolini. Infine lessa le orecchiette in una casseruola con acqua salata e le manteca nel ragù bianco. Aggiunge le verdure e porta a termine la cottura, aggiusta di sale, pepe e ultima con il caciocavallo e il formaggio grattugiati e qualche foglia di basilico. Ingredienti per le orecchiette: 250 g di farina di semola 50 g di farina di grano arso 140 ml di acqua Per il ragù bianco: 400 g di pancetta 20 ml di vino bianco 100 ml di brodo vegetale 100 g di caciocavallo grattugiato 50 g di formaggio grattugiato 1 cipolla 1 carota 1 zucchina 5 fagiolini 20 ml di olio evo Basilico Sale e pepe
2024-09-19T14:00:49Z
In Provenza sperimentazioni per salvare i rosè dal global warming
Roma, 16 set. (askanews) - I cambiamenti climatici hanno un forte impatto anche su agricoltura e viticoltura. In Provenza, famosa per i suoi rosati freschi, estivi e profumati, i produttori sono preoccupati e cercano soluzioni alternative per preservare le caratteristiche dei loro vini. La difficoltà, spiega Adeline de Barry, viticoltrice di Taradeau, è fare in modo che i vini non risultino troppo dolci: "Il rischio è che i vini siano troppo alcolici e che manchino di note fruttate e sfumature, quindi dobbiamo essere molto attenti al modo in cui vendemmiamo. Bisogna vendemmiare esattamente al momento giusto, quando l'uva è pronta ma non troppo avanti, né troppo verde e allo stesso tempo con abbastanza frutto. Quindi bisogna essere sempre più precisi" dice.Le temperature più elevate producono infatti una maggiore quantità di zucchero nell'uva, quindi una maggiore gradazione alcolica durante la vinificazione, ma il rosè è particolarmente apprezzato per la sua leggerezza, che va garantita.L'aiuto viene anche dalla natura: si sperimenta in vigna piantando filari di alberi da frutto, arbusti e piante, oltre a ravanello daikon e semi di senape, che apportano oligoelementi e fanno in modo che le radici favoriscono la penetrazione dell'acqua nei periodi di siccità e caldo estremo; e allo stesso tempo si stanno testando nuove varietà di uva, incroci tra quelle tipiche dei rosè francesi della zona, come il Cinsault, e altre provenienti da regioni o paesi con climi particolarmente caldi, come la Sicilia, ad esempio con il Nero d'Avola, la Grecia e la Spagna.Il disciplinare della della DOP Cotes de Provence autorizza questa sperimentazione: "Sono circa 200 le varietà che testiamo ogni anno per studiare i diversi parametri di questi vini - dice Gregori Lanza, responsabile del progetto enologico del Centro Rosé - innanzitutto i parametri aromatici, che saranno importanti per la produzione di un rosato provenzale, poi i parametri cromatici, tutto ciò che ha a che fare con il colore, perché anche il colore è importante. Poi ci sono i parametri di acidità e alcol, che sono minacciati dal riscaldamento globale. Quindi cercheremo varietà che producano vini meno 'alcolici', un po' più acidi, per preservare la freschezza dei vini provenzali".Perché si tratta pur sempre di un'industria che vale tra 800 milioni e 1 miliardo di euro, a seconda dell'anno. E il 40% viene esportato.
2024-09-16T17:43:36Z
In 30mila a Gragnano per festeggiare la pasta Igp
Milano, 16 set. (askanews) - La pasta è per eccellenza l'alimento simbolo della convivialità e della condivisione. Protagonista di infinite ricette, è riuscita a mantenere il suo posto a tavola nel corso del tempo, adeguandosi a esigenze e trend in continua evoluzione. Prendendo in prestito un aggettivo dal vocabolario quotidiano, potremmo definirla social, protagonista di tavole e schermi su cui festeggiare momenti ed emozioni. Per celebrarla, il Consorzio di tutela di questa Igp, ha organizzato "Gragnano città della pasta", un evento in collaborazione con il Comune napoletano e la Regione Campania che per la sua 22esima edizione ha visto la partecipazione 30 mila persone."Gragnano è la città della pasta. Non possiamo dire che è il luogo dove è nata la pasta, perché non lo si sa, ma è certamente la culla della pasta, cioè dove il fare la pasta è diventata un'arte e una professione - ha detto Massimo Mennapresidente del Consorzio di tutela Pasta di Gragnano Igp - Più di 500 anni fa esistevano a Gragnano una miriade di piccoli operatori, potremmo dire, che producevano pasta. E la essiccavano all'aperto perché uno dei motivi, il motivo forse principale per cui Gragnano è la città della pasta è la sua posizione, il suo clima". Sulle colline gragnanesi, con le montagne alle spalle e di fronte il mare, la pasta trova il clima ideale per l'essiccazione, passaggio fondamentale per la sua qualità. E' per far conoscere questi segreti e celebrare la pasta in ogni forma e formato che il Consorzio ha aperto anche quest'anno le porte della città accompagnando golosi e curiosi tra mulini e pastifici, richiamando sul territorio chef stellati e food creator, organizzando convegni e showcooking. Una festa che quest'anno celebra proprio l'anima social di questo alimento:"La pasta è qualcosa che tutti noi vogliamo, sì mangiare, ma condividere con gli altri - ha evidenziato - Che ci mette attorno al tavolo e ci fa condividere, oltre al piacere del cibo, le nostre gioie, le nostre considerazioni. Si chiacchiera, si fa quello che oggi si faceva, e si continua a fare per fortuna con la pasta, quello che oggi si fa anche sui social media". Questa 22esima edizione, tuttavia, cade in un anno particolare: i 20anni del Consorzio di tutela della pasta di Gragnano Igp una occasione per ripercorrere le tappe fin qui raggiunte e darsi nuove prospettive"I traguardi principali del Consorzio sono stati nel 2013 l'ottenimento della denominazione europea pasta di Gragnano IGP, la denominazione protetta. Nel 2019 la trasformazione da semplice consorzio promotore, potremmo dire a consorzio di promozione e tutela della pasta di Gragnano. Il grande sforzo che le aziende gragnanesi hanno fatto negli anni per conservare e diffondere questo prodotto bellissimo che è la pasta di Gragnano IGP e mettendolo un po' al sistema hanno cercato di comunicare sempre di più il valore della pasta e difendere anche il nome pasta di Gragnano Igp". Per festeggiare questi vent'anni di attività alla kermesse a Gragnano sono invitati anche gli altri consorzi di prodotti Igp e Dop con cui la pasta di Gragnano si accompagna.
2024-09-16T17:43:38Z